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Il loro viaggio culturale-artistico-musicale comincia da quello scantinato di via Mari, sede del circolo culturale Mondo Nuovo, sul finire degli anni ’60. Il collettivo nasceva con l’intento di riproporre forme comunicative e comportamenti espressivi propri delle comunità subalterne, contribuendo al recupero della memoria storica collettiva. Il primo disco autoprodotto, Singolare femminile (1989) è un esperimento di ethno-jazz. Nel 1990 pubblicano su commissione della Regione Calabria La terra delle ginestre, un doppio album di brani tradizionali. Nel 1998 è la volta dell’album Dedalus che segna un punto di svolta: vi partecipano musicisti “esterni”, variano alcuni componenti del gruppo, e il collettivo trova “l’assetto” definitivo. Nel 2003 pubblicano il cd autoprodotto Baghdad. La scomparsa prematura di Enzo Costabile, compagno di viaggio e autore dei loro testi, provoca una battuta d’arresto che congelerà l’attività del collettivo per diversi anni. Con il lavoro successivo, Mari, partecipano al Premio Tenco 2010 e risultano fra i primi cinque finalisti.
Esaurito