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Negli ultimi e freddi mesi del 2016 due grandi amici, Andrea Principato e Filippo Stilo, guidati da un bicchier di vino e dall’idea comune di formare un gruppo escono allo scoperto con le idee da subito ben chiare: comporre musica traendo ritmi e melodie dalla tradizione calabrese miscelate a sonorità tipicamente flamenche e ad un sound pop-rock. Con l’inizio del 2017 e con in tasca le basi musicali di già un bel paio di brani, Andrea e Filippo trovano man forte in Fortunato, o meglio Alvin Tripodi, scoperta voce, che risponde alle caratteristiche vocali ricercate e più adatte alla loro idea musicale. Il lavoro di ricerca di quel sound perfetto che rispecchiasse tanto l’idea originaria è stato un lavoro svolto dai tre giovani non solo in sala di registrazione ma anche al di fuori, visitando luoghi e studiando usi e costumi delle tradizioni calabresi e andaluse. Il primo disco uscito solamente quattro mesi dopo quel famoso “bicchier di vino” prende forma con 11 brani inediti, scritti, composti, arrangiati e prodotti dagli stessi ragazzi, per una durata totale di circa 35 minuti di pieno ascolto. I brani hanno l’aria di festa, situazioni ed allegria tipicamente calabresi, voglia di divertimento senza però abbandonare del tutto la contemplazione delle bellezze che circondano i luoghi in cui il gruppo, appunto, è nato. Scopo dei brani è quello di arrivare dritti alla gente attraverso testi semplici, trasparenti, di facile comprensione, con un sound deciso, allegro, nuovo. Tra questi testi si fanno spazio tre tracce strumentali dalle sonorità flamenche, accompagnate da strumenti tradizionali calabresi come ad esempio la “pipita”, che creano un connubio perfetto e che riporta al 100% in musica quel lavoro di ricerca melodico-armonica che Andrea e Filippo avevano avviato già dalla fine del 2016. Il logo del gruppo, anche copertina del primo disco, è una fetta circolare di bergamotto di Reggio Calabria che richiama il forte carattere di identità locale della band miscelandolo ad un profumo e ad un saporeche rimanda direttamente ad ambienti esotici. Nascono così i Behike Moro, nome ispirato da due sigari (un’altra passione che lega i fondatori del gruppo) uno cubano (Cohiba Behike) e l’altro tipicamente italiano per antonomasia (Toscano Moro), scelti appositamente a sottolineare ancora una volta la voglia di ribadire le proprie radici italiane strizzando però l’occhio alle culture di influenza spagnola.