Per il quarto anno consecutivo, la musica e i festival made in Calabria saranno rappresentati al WOMEX – l’Esposizione Internazionale di World Music – grazie alla presenza attiva del network Calabria Sona. All’evento, che si terrà a Porto dal 27 al 31 ottobre, parteciperà l’establishment musicale mondiale, una vetrina prestigiosa a cui la Calabria, finora, non aveva mai avuto modo di esserci. A guidare la missione, il responsabile generale di Calabria Sona, Giuseppe Marasco, che sarà in trasferta anche grazie alla collaborazione di Italian World Beat (Rete di Promozione Nazionale nei contesti Internazionali della World Music) e It-FOLK.
Per il circuito calabrese, una grande opportunità per offrire visibilità ai propri artisti, festival e attività che si distinguono come importanti elementi di espressione identitaria del territorio. Calabria Sona torna al Womex dopo la partecipazione nel 2018 a Las Palmas di Gran Canaria, nel 2019 a Tampere in Finlandia, il Visa for Music del Marocco e il Midem di Cannes.
“Sarà un grande momento di confronto internazionale per Calabria Sona – commenta Marasco – che attraverso la musica ha fatto conoscere la nostra regione ai tanti operatori e appassionati di un settore nel quale la Calabria potrebbe davvero diventare un tassello importante. La musica è veicolo promozionale per un territorio, per la propria cultura, per la propria enogastronomia e per i propri luoghi. La valorizzazione dei talenti deve passare attraverso piattaforme ed incubatori di idee e produzioni che siano capaci di costruire le basi per il loro successo e di esportare quella che è il nostro patrimonio di luoghi, storie e culture”. Il salone di Porto sarà anche l’occasione per tornare ad interagire dal vivo con tutti gli addetti ai lavori: “E’ importante tornare a frequentare questi appuntamenti che ci stavano dando risalto in Italia e nel mondo”, prosegue Marasco che in Portogallo rappresenterà anche il progetto Italysona la cui presenza è sostenuta dal programma “Puglia sounds export”.
“A causa della pandemia, abbiamo perso due anni e rischiato di compromettere una continuità ed un percorso che ci hanno visti pionieri nella promozione e nella divulgazione all’estero del progetto Calabria Sona.
Da qui ripartiamo per intraprendere nuove iniziative stimolate anche dal grande interesse che, da lontano, registriamo verso la nostra proposta: per rendere la nostra offerta sempre più vincente e varcare i confini locali, abbiamo bisogno, però, di un sostegno istituzionale, che da anni si registra invece in altre regioni, altrimenti i nostri sforzi non saranno sufficienti”.